Carta dei Diritti della Bambina: uno strumento per superare gli stereotipi
Il Comitato Interassociativo Carta dei Diritti della Bambina, alla cui fondazione ha partecipato la Sezione AIDIA di Genova, in occasione dell’8 marzo ha dato nuova voce a questo importante strumento.
Ispirata alla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia del 1989, la Carta dei diritti della Bambina è un’enunciazione di principi di valore morale e civile, predisposta per promuovere la parità sostanziale fra i sessi, la valorizzazione delle differenze tra bambine e bambini e il superamento degli stereotipi che limitano la libertà di pensiero e di azione in età adulta.
AIDIA ha dato il patrocinio nazionale alla Carta che deve essere letta come una premessa fondamentale per l’affermazione e la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita.
I Diritti della Bambina: ecco i 9 articoli
Ogni bambina ha il diritto:
Articolo 1
Di essere protetta e trattata con giustizia dalla
famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in
relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali,
sanitari e dalla comunità.
Articolo 2
Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o
psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che
ne compromettano l’equilibrio psico-fisico.
Articolo 3
Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere
in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste.
Articolo 4
Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali.
Articolo 5
Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta
di crescere come cittadina consapevole.
Articolo 6
Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli
sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze
proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile.
Articolo 7
Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola
e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di
questo periodo.
Articolo 8
Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età.
Articolo 9
Di non essere bersaglio, né tantomeno strumento, di pubblicità per l’apologia di
tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva
della sua dignità.