Certificazione di parità di genere: strumento per misurare e valutare la parità di genere.
L’A.I.D.I.A. segnala con grande interesse la modifica al Codice dei Contratti Pubblici relativa alla Certificazione della parità di genere.
Il 29 maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (GURI Serie Generale n.124) il Decreto Legge 29 maggio 2023 n. 57 recante “Misure urgenti per gli enti territoriali, nonché per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per il settore energetico”. L’art. 2 del Decreto Legge apporta modifiche all’art. 108, comma 7, del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36/2023) e stabilisce che:
«Al fine di promuovere la parità di genere, le stazioni appaltanti prevedono nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, il maggior punteggio da attribuire alle imprese per l’adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere comprovata dal possesso della certificazione della parità di genere di cui all’articolo 46-bis del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198.»
L’obiettivo della Certificazione è quella di favorire l’adozione di politiche per la gender equality parità di genere e per l’empowerment femminile a livello aziendale e quindi di migliorare la possibilità per le donne di accedere al mercato del lavoro, favorendone la leadership e prevedendo misure di armonizzazione dei tempi di vita. Ha inoltre l’obiettivo di assicurare una maggiore qualità del lavoro femminile, promuovendo la trasparenza, riducendo il “gender pay gap”, aumentando le opportunità di crescita in azienda e tutelando la maternità.
Superato il rischio di veder eliminata completamente la certificazione di genere, l’Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti sottolinea l’importanza di questa disposizione che rimuove l’”autocertificazione” come modalità per usufruire delle premialità e ritorna a parlare di certificazione della parità di genere rilasciata da enti accreditati di cui al comma 1 dell’art. 46-bis del Codice delle pari opportunità, certificazione che deve avvenire in conformità alla prassi di riferimento UNI/PdR 125, unica possibile strategia che garantisce il rispetto della normativa.
L’AIDIA, da sempre attenta alla valorizzazione del lavoro della donna nel campo dell’Architettura e dell’Ingegneria, ritiene che questo sia ad oggi uno strumento importante per avviare un percorso virtuoso di cambiamento culturale della società e in particolar modo nel mondo del lavoro, grazie anche a meccanismi di sgravio fiscale e premialità in gare di appalto.
L’AIDIA auspica, quindi, che si avvii un reale cammino che assicuri alle donne, ai giovani e a tutte le categorie una cultura inclusiva che assicuri pari opportunità di carriera, di trattamento retributivo, che restituisca un reale equilibrio nel caregiving, in contesti in cui non sussistano stereotipi e/o discriminazioni.
Ancora oggi, infatti, le disuguaglianze di genere costituiscono uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e alla lotta contro la povertà. Inserendo sistematicamente una prospettiva di genere nel sistema organizzativo delle imprese è possibile realizzare un vero cambiamento di paradigma nell’organizzazione del lavoro rendendo prioritaria ed essenziale l’inclusione delle donne a tutti i livelli.